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Sostegno e consolazione nelle paure

Sostegno e consolazione nelle paure

A Pasqua gli Ebrei cantano i Salmi 115-118 per ricordare la fedeltà di Dio nel passato. (Marco 14:26) Sì anche Gesù cantava con loro benché si stesse avvicinando la sua morte. Le parole contenute in quei Salmi si riferivano alla sua stessa persona!

Dirigendosi nel giardino del Getsèmani con i suoi discepoli, il suo spirito era oppresso da una tristezza mortale. In una preghiera insistente chiese al Padre che quel calice di dolore e di morte venisse allontanato da lui. Eppure, in tutto e per tutto voleva ubbidire al Padre, perciò disse: «Ma sia fatta la tua volontà, non la mia!»  

La pietra che i costruttori avevano disprezzata è divenuta la pietra angolare. Questa è opera del Signore, è cosa meravigliosa agli occhi nostri. Questo è il giorno che il Signore ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso. O Signore, dacci la salvezza! O Signore, facci prosperare! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Noi vi benediciamo dalla casa del Signore.

Salmo 118:22-26

Mentre Gesù combatteva da solo quella lotta indescrivibile di agonia, egli pregava sempre più fortemente e il suo sudore cadeva a terra come gocce di sangue. I suoi discepoli, invece, dormivano profondamente poco distanti da lui!

Gesù sapeva che sarebbe stato disprezzato, rifiutato, condannato e umiliato. Perciò, in quell’ora angosciosa le promesse divine dei Salmi gli davano conforto! Anche il profeta Isaia aveva scritto: «Dio, il Signore dice: Io metto sul monte Sion un fondamento sicuro, una solida e preziosa pietra di sostegno che nessuno potrà abbattere. Chi crede, non vacillerà. Il mio metro sarà il diritto e la mia livella la giustizia». Isaia 28:16-17

Gesù è quella pietra preziosissima, la Pietra Angolare che è e rimarrà stabile. Ha resistito alla distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. Nonostante tutte le prove tremende della storia egli è il Re eterno, Colui che pianse per la sua città che non lo aveva riconosciuto: «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto!» Luca 13:34

Come vivi il sostegno di Dio nelle tue paure o quando vieni disprezzato?

Vuoi esperimentare la protezione sotto le sue ali?

Hai mai letto i Salmi?

Testo per approfondire: Matteo 26:30-46 / 1 Pietro 2:1-8

La cena memorabile

La cena memorabile

La Pasqua per gli ebrei è la festa annuale più importante: ricordano la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Anche Gesù desiderò con tutto il cuore celebrare questo ricordo con i suoi discepoli prima di soffrire. Gesù ci dà la vera liberazione dalla schiavitù del peccato! Ecco perché viene chiamato l’Agnello di Dio che prende su di sé il peccato del mondo. (Giovanni 1:29)

Mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse: «In verità io vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradirà». 

Vangelo di Marco 14:18

Nemmeno i discepoli, che avevano vissuto per circa tre anni in stretto contatto con Gesù, capirono la gravità di quel momento, cioè l’imminente sacrificio del loro Maestro. Poco prima della sua morte li ritroviamo addirittura  a litigare fra di loro per capire chi sarebbe stato il più importante nel regno di Dio!

Ecco perché Gesù dimostra ancora una volta con i fatti che egli si trovava in mezzo a loro come Colui che serve: si alzò da tavola, si tolse la veste, si mise un asciugamano attorno ai fianchi, versò dell’acqua in una bacinella e cominciò a lavare i piedi ai suoi discepoli e ad asciugarglieli.

Proprio mentre stavano ancora mangiando, Gesù fu sopraffatto da una forte tristezza e disse che uno di loro lo avrebbe tradito. Dicendo questo, diede a ciascuno l’opportunità di esaminarsi. Ecco perché ognuno di loro gli chiese: «Signore, sono forse io?» Gesù rispose che colui che avrebbe inzuppato il pane nel suo piatto lo avrebbe tradito e poco dopo Giuda Iscariota fece proprio questo.

In effetti Giuda Iscariota aveva già complottato con i capi religiosi di tradire Gesù per trenta sicli d’argento, il valore di 10 mila € di oggi.

È incredibile pensare che Gesù stesse parlando di questo atto tremendo di tradimento proprio mentre quel discepolo era presente alla cena. Gesù è profondamente diverso da noi, se noi sapessimo che qualcuno ci sta per tradire daremmo libero sfogo alla nostra rabbia e ira, ma non Gesù!  

Poi Gesù prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi. Luca 22:19-20

Quale attegggiamento di Gesù ti colpisce particolarmente?

Che cosa puoi imparare dalle sue azioni?

Testo per approfondire: Giovanni 13:1-30 / Luca 22:17-20

Pieno di autorità divina

Pieno di autorità divina

Gesù, poco dopo l’ingresso a Gerusalemme, trovandosi nel cortile del tempio, agì in modo del tutto inaspettato. Egli provava un forte senso di indignazione, perché l’interno del tempio era diventato un luogo in cui gli uomini vendevano e compravano abusando del loro potere e truffando. Il problema non era tanto che venissero venduti degli animali puri per sacrificarli sull’altare, il vero problema era che i cambiavalute approfittavano della povera gente.

Gesù entrò nel tempio e ne scacciò tutti quelli che vendevano e compravano; rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. E disse loro: «È scritto: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera, ma voi ne fate un covo di ladri».

Vangelo di Matteo 21:12-13

Perciò Gesù usò delle parole forti per liberare la casa di suo Padre da tutto quel commercio illecito e citò le parole del profeta Geremia.

Anche attraverso le parole del profeta Isaia Dio aveva detto: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli!» Isaia 56:7 Infatti Gesù voleva che il tempio fosse il luogo della vera adorazione a Dio, il Creatore dell’Universo, e non un luogo in cui si commerciava in maniera disonesta.

L’amore per la casa del Padre era come un fuoco che consumava Gesù.

Allora intervennero alcuni capi religiosi pieni di ira, chiedendogli un segno per dimostrare la sua autorità, Gesù rispose loro: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere!» I presenti non riuscivano a capire ciò che Gesù dicesse e che in realtà egli si riferiva al suo corpo come al tempio.

Forse anche oggi questa affermazione di Gesù, cioè che il suo corpo era quel tempio che veniva disfatto alla croce per risorgere il giorno di Pasqua, è difficile da comprendere fino in fondo. Anche i suoi discepoli compresero ciò che Gesù voleva dire solo più tardi: Gesù, l’Agnello di Dio, pagò con la propria vita il prezzo più alto per il nostro riscatto!

Infatti sotto la croce alcuni prendevano in giro Gesù e lo accusavano di aver detto che sarebbe stato capace di ricostruire il tempio in tre giorni, ma che ora non era neppure in grado di scendere da quella croce e di salvarsi.

Per i sacerdoti e i farisei le parole di Gesù erano state arroganti e addirittura blasfeme, perché nessuno avrebbe mai potuto ricostruire in tre giorni un tempio che era diventato meraviglioso proprio con l’appoggio di Erode il Grande!

Nella tua vita ci sono attività che cerchi di nascondere perché sai che Gesù le detesta?

Vuoi sottometterti all’autorità di Gesù e adorarlo con un cuore sincero?

Testo per approfondire: Marco 11:15-18 / Geremia 7:11 / Giovanni 2:13-25

Servo e Re?

Servo e Re?

Dopo quell’ingresso trionfale nella città santa, il popolo ebreo, essendo gravemente oppresso dai Romani, si aspettava un liberatore politico. Aveva appena assistito alla prima parte della profezia del profeta Zaccaria e perciò si aspettava che si verificasse subito anche la profezia contenuta nel versetto seguente, cioè che giungesse finalmente un regno visibile di pace e di liberazione! Proprio per questo, di tanto in tanto, qualche gruppo radicale cercava di combattere i Romani usando le armi. Ma Gesù, più volte aveva condannato energicamente queste azioni dicendo: «Chi usa la spada, morirà colpito dalla spada!»  

Io farò sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme e gli archi di guerra saranno distrutti. Egli parlerà di pace alle nazioni, il suo dominio si estenderà da un mare all’altro e dal fiume sino alle estremità della terra.

Profeta Zaccaria 9:10

Dopo più di 400 anni di silenzio da parte di Dio, finalmente era arrivato Gesù: la sua presenza aveva cambiato radicalmente la vita di tante persone perché Gesù guariva i malati, gli zoppi camminavano, i ciechi vedevano, addirittura Gesù aveva il potere di fermare le onde furiose del mare o di saziare migliaia di persone con pochi pani e pesci! Gesù parlava di perdono, riconciliazione, liberazione dal peccato e spiegava di essere venuto per servire e non per essere servito e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti!

I profeti dell’Antico Testamento avevano più volte descritto questa sua prima venuta dicendo che sarebbe arrivato un bambino che avrebbe salvato il popolo servendo. Inoltre essi avevano profetizzato che ci sarebbe stata una seconda venuta, nella quale Gesù sarebbe tornato in questo mondo come Re e Giudice, quindi non più nella debolezza di un bambino, né nella fragilità di un servo.

Sia il profeta Zaccaria che il profeta Isaia, 700 anni prima dell’arrivo di Gesù, elencano molti dettagli riguardo alla nascita e alla morte del Signore Gesù.

La mangiatoia, la croce e la corona sono tre simboli che ci riportano in maniera diretta alla nascita, alla morte e al ritorno del Signore Gesù. Questi tre avvenimenti in parte si sono già verificati, l’ultimo deve ancora vedere la sua realizzazione.

Chi ha riconosciuto Gesù come Redentore e Salvatore aspetta con gioia che il Regno visibile del Messia si realizzi. L’uomo ha una visione parziale della storia, ma Dio ha la visione globale di tutto quello che è successo e di quello che succederà e nulla sfugge al suo controllo! Nei tempi stabiliti tutto troverà il suo completo e perfetto compimento.

Che cosa pensi personalmente del Re Servitore?

Testo per approfondire: Isaia 52:13-53:12
Un consiglio: leggi durante la settimana ripetutamente questo testo per capire meglio le profezie. Dove parlano del Re e dove del Servo di Dio?

Ist der Osterhase gefährlich?

Ist der Osterhase gefährlich?

Ein Kollege behauptet, der Osterhase sei das gefährlichste Tier. Dabei ist er doch so originell, süss und völlig harmlos! – Genau deswegen sei er so gefährlich. Er mache das «revolutionärste» Fest aller Zeiten, welches die Welt veränderte, zu einer harmlosen Hasen-Party mit gefärbten Eiern! – Hoppla, der sitzt – und ich kann das gut verstehen!

Weil Christus an Ostern wirklich auferstanden ist, versetzt das noch heute Menschen in Rage, wenn sie mit den echten Fakten von Ostern konfrontiert werden. Viele möchten sich lieber nicht exponieren und übernehmen oft den allgemeinen «Mainstream». – Gutes tun, in die Kirche gehen oder an ein höheres Wesen glauben, ist nicht negativ, ersetzt aber eine lebendige Beziehung zu Jesus nicht.
Es ist allein die Kraft der Auferstehung von Jesus Christus, welche uns von Schuld und Sünde befreit. Sie ebnet uns den Weg der Versöhnung zu Gott.

Denn wenn wir mit Gott versöhnt worden sind durch den Tod seines Sohnes, als wir noch Feinde waren, wie viel mehr werden wir als Versöhnte gerettet werden durch sein Leben!

Römer 5,10

Wie denkst du über die Auferstehung von Jesus?

Bibeltext zum Thema: Römer 5,1-11

Il re, cavalcando un asino

Il re, cavalcando un asino

Un giorno Gesù fece un ingresso trionfale a Gerusalemme: Harim*, un giovane ebreo, si avvicinò a quel corteo che passava per le vie della sua città  e vide un uomo seduto su un asino e la gente che esclamava: «Osanna, al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!» Molti mettevano i loro mantelli sulla strada, altri tagliavano dei rami e li poggiavano a terra per creare una sorta di tappeto.

Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia, o figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso, umile, in groppa a un asino, sopra un puledro, il piccolo dell’asina.

Profeta Zaccaria 9:9

Immediatamente, Harim* pensò al Salmo che aveva sentito cantare spesso da coloro che si recavano al tempio: «Chi è questo Re di gloria? È il Signore forte e potente!»

Il giovane aveva sentito parlare più volte di Gesù, ecco perché stava guardando quella scena con grande attenzione. Harim* era rimasto impressionato nel sentire di tutti i miracoli che Gesù aveva compiuto. La gente raccontava che Gesù avesse un modo unico di insegnare. Proprio per questo Harim*, vedendolo cavalcare un asinello, pensò che non si comportava così come facevano i governatori romani, fieri sulle loro cavalcature.

Harim* era sempre più convinto di aver incontrato proprio il Messia, il re tanto atteso, il discendente del re Davide! Ormai si era fatto una sua opinione su Gesù e non voleva essere influenzato dal parere di altri che non lo riconoscevano come Messia. Inoltre riteneva l’asino molto adatto alla persona di Gesù e pensava: «È un animale abituato a sopportare dei carichi pesanti!» E si chiedeva se fosse per questo che aveva sentito dire da Giovanni Battista che il Messia avrebbe portato il peso del peccato del mondo.

Perciò pieno di entusiasmo si mise a gridare insieme agli altri: «Osanna al Re che viene!» Nelle sue lettere l’apostolo Paolo dà un titolo interessante a Gesù: «il Signore della gloria»!

Chi è Gesù Cristo, il Figlio di Dio, per te?

* Gli avvenimenti della domenica delle Palme immaginati così come avrebbe potuto raccontarli un giovane ebreo.

Testo per approfondire: Matteo 21:1-11 / Salmo 24:7-10