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Una gioia duratura

Una gioia duratura

Trovarono un uomo, una donna e un bambino. Non c’era niente di speciale nella stalla ma allo stesso tempo era tutto molto speciale. Dalla mangiatoia scaturiva vera gioia. E ora potevano anche toccare il bambino. Inutile dire che non avevano mai sperimentato nulla di simile. I loro cuori sembravano scoppiare di gioia. La gioia sperimentata rimaneva nel loro cuore, non se n’è andava anzi, tutto era così bello, che devono andare a condividere quanto sperimentato con tutti gli abitanti del villaggio. Non poterono fare a meno di raccontarlo.

Cosa racconti tu riguardo a questo grande evento?

Anche io voglio lasciarmi coinvolgere da questa gioia del Natale e raccontarla così come hanno fatto i pastori. In questo modo, la pace che supera ogni pensiero può trasformarsi in amore che illumina la nostra vita e così la gioia diventa completa. – Sì, questo è il Natale, il Salvatore è venuto per riconciliarci con Dio.

E tu? Hai già fatto questi passi?

I pastori, poi, ritornarono ai loro campi e alle loro greggi, lodando Dio per la visita degli angeli e perché avevano visto il bambino, proprio come lʼangelo aveva annunciato.

Lukas 2, 20
Una gioia stimolante

Una gioia stimolante

Ormai è calata la notte, i pastori non vedono l’ora di andare a verificare ciò che gli angeli avevano detto loro. Alcuni correvano, volevano essere i primi. Erano tutti molto motivati e continuavano a pensare se quanto udito poteva mai essere davvero possibile! Il pensiero di un bambino nato in una stalla, non creava loro problemi e così si precipitarono nella stalla. Avevano il fiato corto, che storia emozionante!

E per di più anche una storia vera!

Anche noi ci lasciamo contagiare da questa gioia?

Quando gli angeli se ne furono tornati di nuovo in cielo, i pastori cominciarono a dirsi lʼun lʼaltro: «Venite! Andiamo a Betlemme. Andiamo a vedere quello che è successo e che il Signore ci ha fatto sapere!»

Luca 2:15
Una gioia sorprendente

Una gioia sorprendente

Come al solito i pastori si sedettero annoiati intorno al fuoco e i loro occhi fissavano l’oscurità. Di tanto in tanto si sentiva belare una pecora, ma niente di più. Ad un certo punto, si udì qualcosa … degli angeli cantavano e raccontavano della nascita di un Salvatore. Egli si trova in una stalla, dovete andare a vedere! Ora sì che i pastori erano di buon umore. Erano di nuovo svegli e l’adrenalina era al massimo. Ricevere una notizia del genere nel cuore della notte è semplicemente fantastico! Ciò ha riscaldato anche il cuore del pastore più depresso!

Che cosa ti entusiasma del Natale?

ma lʼangelo li rassicurò. «Non temete!» disse. «Io vi porto la più bella notizia che sia stata mai annunciata; questa notizia darà grande gioia a tutti! Il Salvatore, proprio il Messia, il Signore, è nato stanotte a Betlemme! Come potete riconoscerlo? Troverete un bambino avvolto in una coperta, che giace in una mangiatoia». Subito al primo angelo se ne aggiunsero molti altri, gli eserciti del cielo, che lodavano Dio: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli», cantavano, «e pace sulla terra a quelli che egli ama!»

Luca 2:10-14
Luce del mondo

Luce del mondo

I religiosi del suo tempo erano fortemente indignati perché Gesù, che era nato in una stalla, affermava essere “la luce del mondo”. Non una luce qualsiasi, ma la luce del mondo intero. Se l’élite istruita avesse controllato attentamente le Scritture, avrebbe scoperto che Padre, Figlio e Spirito Santo erano presenti già alla creazione del mondo. Il profeta Isaia aveva parlato di questa luce con secoli di anticipo ed ora Colui che è “la luce del mondo” ecco che restituisce pubblicamente la vista ai ciechi.

È un dato di fatto, Gesù è niente meno che la luce del mondo intero. Nessuno, all’infuori di lui, ha fatto tali miracoli! Ha persino risuscitato i morti e lui stesso è risorto il terzo giorno dopo la sua crocifissione. Così facendo, dimostra di aver vinto la morte! Questa è stata la prova definitiva che conferma la verità che lui è davvero la luce del mondo!

In Giovanni 8:12 Gesù dice: “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.

Che pensi riguardo a Gesù come “luce del mondo”?

Luce per orientarsi

Luce per orientarsi

Tutti abbiamo conosciuto una persona cieca. Si orienta con un bastone o ha un cane addestrato al suo fianco. Grazie a questi aiuti, le persone non vedenti riescono a orientarsi.

Gesù ha restituito la vista a molte persone, dimostrando così di essere davvero la luce del mondo. Non solo l’ha detto, ma l’ha anche dimostrato. Non è mai successo che delle persone cieche fin dalla nascita abbiano recuperato la vista, ma Gesù lo ha fatto.

In Giovanni 8:12 Gesù dice di sé stesso: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

La luce del mondo, illuminando le nostre tenebre, dà una nuova direzione e un nuovo significato alla nostra vita.

Che ne pensi di questa offerta?

Luce nell’oscurità

Luce nell’oscurità

Andare di corsa a comprare pane e formaggio prima che il negozio chiuda. All’improvviso si spegne la luce: la corrente è andata via. I clienti sono irritati, i frigoriferi e le casse sono bloccate. Senza la corrente non c’è luce, non si può acquistare nulla e al buio è difficile orientarsi. Anche se alcuni cercano di fare luce servendosi del cellulare la situazione non cambia!

La Bibbia chiama le persone che non hanno un rapporto personale con Dio come: “un popolo che cammina nelle tenebre”. Inoltre, definisce Gesù come “la luce del mondo”. Senza di lui, ciò che realmente conta nella vita rimane oscuro e nascosto. Molti vogliono vivere indipendenti dal loro Creatore e così facendo trascurano ciò che è veramente importante. Senza Gesù il nostro spirito è senza luce quindi, è morto.

Il profeta Isaia, al capitolo 9 versetto 1, profetizzando di Gesù dice: “Il popolo che camminava nelle tenebre vede una grande luce; su quelli che abitavano il paese dell’ombra della morte, la luce risplende”.

Cosa significa per te, la luce che brilla nelle tenebre?